Lavoriamo per il disarmo, lavoriamo contro la fame, contro le malattie, contro il lavoro minorile". E' l'appello lanciato dal Papa all'Angelus. "Preghiamo, per favore, per la pace nel mondo intero. La pace nella martoriata Ucraina, in Gaza, Israele, Myanmar, Nord Kivu, e tanti paesi che sono in guerra", ha aggiunto il Pontefice. Poi, dopo le incomprensioni dei giorni passati sulla situazione a Gaza, il Pontefice si è rivolto direttamente ai "fratelli ebrei". "Ieri sera è iniziata la festa delle luci, Hannukkah, celebrata per otto giorni dai nostri fratelli e sorelle ebrei nel mondo, ai quali invio il mio augurio di pace e fraternità", ha detto Papa Francesco.
"In questo Natale, inizio dell'Anno giubilare, invito ogni persona, ogni popolo e nazione ad avere il coraggio di varcare la Porta, a farsi pellegrini di speranza, a far tacere le armi e a superare le divisioni", l'appello del Papa.
In particolare il Pontefice auspica che "si abbia l'audacia di aprire la porta al negoziato e a gesti di dialogo e d'incontro, per arrivare a una pace giusta e duratura" in Ucraina.
"Tacciano le armi in Medio Oriente! Con gli occhi fissi sulla culla di Betlemme, rivolgo il pensiero alle comunità cristiane in Israele e in Palestina, in particolare alla cara comunità di Gaza, dove la situazione umanitaria è gravissima. Cessi il fuoco, si liberino gli ostaggi e si aiuti la popolazione stremata dalla fame e dalla guerra", ha detto ancora il Papa. Infine il Pontefice torna a chiedere il condono dei debiti ai Paesi più poveri, tema centrale del suo Messaggio per la Pace 2025 e dello stesso Giubileo. "Il Giubileo sia l'occasione per rimettere i debiti, specialmente quelli che gravano sui Paesi più poveri", l'appello conclusivo di Francesco.
In particolare il Pontefice auspica che "si abbia l'audacia di aprire la porta al negoziato e a gesti di dialogo e d'incontro, per arrivare a una pace giusta e duratura" in Ucraina.
"Tacciano le armi in Medio Oriente! Con gli occhi fissi sulla culla di Betlemme, rivolgo il pensiero alle comunità cristiane in Israele e in Palestina, in particolare alla cara comunità di Gaza, dove la situazione umanitaria è gravissima. Cessi il fuoco, si liberino gli ostaggi e si aiuti la popolazione stremata dalla fame e dalla guerra", ha detto ancora il Papa. Infine il Pontefice torna a chiedere il condono dei debiti ai Paesi più poveri, tema centrale del suo Messaggio per la Pace 2025 e dello stesso Giubileo. "Il Giubileo sia l'occasione per rimettere i debiti, specialmente quelli che gravano sui Paesi più poveri", l'appello conclusivo di Francesco.